Biblioteca Digitale
La Biblioteca digitale viene realizzata grazie al contributo annuale della Conferenza Episcopale Italiana – Sezione Arte Sacra e Beni Culturali e dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura .
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ANNALI ACCADEMICI CANADESI
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
PRESENTAZIONE
I saggi presentati in questa nuova rivista sono il frutto delle ricerche di studiosi canadesi in biblioteche ed archivi italiani. Ricercatori canadesi si recano ogni anno in Italia per studiarne il patrimonio culturale e non soltanto nei settori più tradizionali della ricerca, quali gli studi classici, la storia dell’arte e l’architettura, ma anche per gli studi canadesi.
Nuovi Orizzonti Europa (già la Missione – Nuovi Orizzonti Emigrazione)
COME sempre, agli inizi di un nuovo Anno, la madre patria ricorda di avere milioni di cittadini all’estero e Invia loro i propri auguri: i messaggi ufficiali piovono da ogni parte. E’ quasi commovente questa gara generale per esprimere simpatia, rispetto, ammirazione per i coraggiosi cittadini, che mantengono alto il nome della patria al di là delle sue frontiere.
Per un momento, gli emigrati hanno l’impressione di essere citati al valore civile : divengono i portatori della civiltà italiana nel mondo, I testimoni del più alti valori del popolo italiano, i pionieri di una nuova intesa tra i popoli.
Durante questo mese dli marzo, la Francia vedrà milioni di cittadini alle urne per le votazioni comunali. Sarà uno spettacolo di altissimo valore civico. Ma la maggioranza degli immigrati, non « naturalizzati », vi dovrà assistere passivamente. E una realtà, che non si può ignorare : I LAVORATORI IMMIGRATI NON AVRANNO DIRITTO DI VOTO.
Abbiamo fiducia che il 19i77 sarà un anno decisivo nella storia dell’emigrazione. Dovrà dare li via alle realizzazioni, che gli emigrati da tanto tempo reclamano. Quali siano le loro attese, è noto a tutti. Chiedono che si affrontino finalmente i gravi problemi messi In luce dalla Conferenza nazionale dell’emigrazione.
In un doposcuola italiano all’estero, i ragazzi di quarta hanno
già costruito il presepio. La maestra ha lasciato tutta l’iniziativa
di organizzarlo a modo loro. Hanno ricostruito il loro quartiere :
garages, banche, supermarket, negozi, scuola, chiesa, case. Hanno
avvicinato il presepio al nostro tempo, alla nostra civiltà, al quartiere,
alla loro esperienza. In questo contesto, al bue e all’asino non
rimaneva più nessun compìto ; erano messi in un angolo, quasi
fuori gioco.
E,ormai passato un anno e mezzo dalla Conferenza Nazionale
dell’Emigrazione. In quell’alto consesso furono tracciate le
linee maestre della nuova politica migratoria : passare da un
sistema di sporadici interventi settoriali ad una strategia globale ed
organica. Si indicarono anche gli strumenti operativi per l’attuazione
di questa nuova politica : il Comitato interministeriale, il Comitato
per l’attuazione delle decisioni della Conferenza e un Comitato
Consultivo degli Italiani all’Estero (CCIE) riformato. Si fissarono inoltre
gli obiettivi da perseguire come prioritari : la concreta possibilità di
voto per gli emigrati, la scuola, l’assistenza, la diretta gestione dei
loro problemi attraverso la riforma democratica dei Comitati consolari
e di ambasciata.
LA nostra società attuale, non meno che quella del passato,
continua a creare attorno a sé schiere di emarginati. li
conosciamo tutti. Sono in generale gli anziani isolati,
gli ammalati e invalidi senza risorse, le famiglie separate, i giovani alla ricerca
di un lavoro o di un alloggio.
Ma, in un modo particolare, lo sono quasi tutti i migranti : esclusi
da tanti diritti civici e umani, mortificati nella loro cultura e nelle loro
tradizioni.
Molti sono sensibili di fronte a questi < naufraghi » della società :
e soprattutto i cristiani. Entrano in questo sentimento un vago umanitarismo,
oppure un senso dli giustizia, oppure ancora la certezza
che Cristo si è Identificato proprio con i poveri e con i migranti.
Si comprende cosi come, lungo i secoli, la Chiesa abbia assunto
continuamente il ruolo di << infermiera » della società e abbia dato
vita a tutte le iniziative possibili, per curare le piaghe dei meno
fortunati.
Scritti di Giovanni Battista Scalabrini
L’iniziativa di mettere a disposizione di tutte le Province, e quindi di tutti gli Scalabriniani, il “corpus” completo de gli scritti del Fondatore, è merito della Provincia “San Carlo Borromeo” e coincide con la ricorrenza del 75° anniversario della morte di Mons. G.B. Scalabrini e con l’approssimarsi del primo centenario della Congregazione Scalabriniana.
L’iniziativa di mettere a disposizione di tutte le Province, e quindi di tutti gli Scalabriniani, il “corpus” completo de gli scritti del Fondatore, è merito della Provincia “San Carlo Borromeo” e coincide con la ricorrenza del 75° anniversario della morte di Mons. G.B. Scalabrini e con l’approssimarsi del primo centenario della Congregazione Scalabriniana.
L’iniziativa di mettere a disposizione di tutte le Province, e quindi di tutti gli Scalabriniani, il “corpus” completo de gli scritti del Fondatore, è merito della Provincia “San Carlo Borromeo” e coincide con la ricorrenza del 75° anniversario della morte di Mons. G.B. Scalabrini e con l’approssimarsi del primo centenario della Congregazione Scalabriniana.
L’iniziativa di mettere a disposizione di tutte le Province, e quindi di tutti gli Scalabriniani, il “corpus” completo de gli scritti del Fondatore, è merito della Provincia “San Carlo Borromeo” e coincide con la ricorrenza del 75° anniversario della morte di Mons. G.B. Scalabrini e con l’approssimarsi del primo centenario della Congregazione Scalabriniana.
L’iniziativa di mettere a disposizione di tutte le Province, e quindi di tutti gli Scalabriniani, il “corpus” completo de gli scritti del Fondatore, è merito della Provincia “San Carlo Borromeo” e coincide con la ricorrenza del 75° anniversario della morte di Mons. G.B. Scalabrini e con l’approssimarsi del primo centenario della Congregazione Scalabriniana.