
Santa Francesca Saverio Cabrini: la mostra di Meo Carbone
Santa Francesca Saverio Cabrini e San Giovanni Battista Scalabrini: due vite al servizio dei migranti
Roma, 9 ottobre 2025 – Casa delle Letterature.
Nel contesto del Giubileo dei Migranti e del Mondo missionario, si è tenuta la presentazione della mostra dell’artista Meo Carbone dedicata a Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona degli emigranti. L’iniziativa ha rappresentato un momento di riflessione sul valore spirituale e umano della missione migratoria, con l’intervento di P. Lorenzo Prencipe, presidente del Centro Studi Emigrazione di Roma (CSER).
Il contributo di p. Lorenzo Prencipe (c.s.)
Nel suo contributo, P. Lorenzo Prencipe ha proposto un raffronto tra Santa Francesca Saverio Cabrini e San Giovanni Battista Scalabrini, “due santi coetanei, lombardi e profondamente legati dal comune impegno verso i migranti”. Entrambi vissero in un’epoca di profondi mutamenti sociali — tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento — quando milioni di italiani lasciarono il Paese in cerca di futuro, spesso in condizioni di grande vulnerabilità.
Mentre Scalabrini intuì la necessità di una cura pastorale e legislativa per i migranti, fondando la Congregazione dei Missionari di San Carlo e promuovendo strumenti di tutela sociale, Cabrini tradusse la compassione in azione concreta, fondando scuole, ospedali e orfanotrofi nelle Americhe con le sue Missionarie del Sacro Cuore di Gesù.
P. Prencipe ha ricordato come i due santi, pur partendo da vocazioni diverse, abbiano condiviso la stessa visione: “Non in Oriente ma in Occidente” – come disse Leone XIII a Cabrini – “dove i migranti avevano più bisogno di una presenza di fede e solidarietà”.
La figura di Santa Francesca Saverio Cabrini, ha sottolineato Prencipe, rappresenta anche una testimonianza profetica del genio femminile nella Chiesa: una donna che, in tempi di forte maschilismo, seppe guidare opere complesse, amministrare risorse e offrire dignità ai più deboli.
L’incontro si è concluso con un invito a guardare al futuro delle migrazioni con lo stesso spirito di coraggio e fraternità che animò questi due grandi santi “migratori”, testimoni della Chiesa in cammino tra le genti.

(Carola Perillo)

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