
Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario
Il 19 agosto si celebra la Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario, istituita dall’ONU nel 2008 per ricordare le vittime dell’attentato al quartier generale delle Nazioni Unite a Baghdad (2003) e per rendere omaggio a chi, come le ONG e i Misisonari Scalabriniani, in ogni parte del mondo, dedica la propria vita all’assistenza nelle emergenze umanitarie.

Volontarie scalabriniane nel mondo
L’impegno fondamentale dell’aiuto umanitario
In un contesto globale segnato da conflitti, disastri ambientali e mobilità forzate, l’impegno delle ONG che si occupano di migrazioni è sempre più centrale. Nei centri di accoglienza italiani ed europei, nei campi profughi lungo le rotte balcaniche, nel Mediterraneo e in Africa subsahariana, le organizzazioni umanitarie garantiscono assistenza sanitaria, supporto psicologico, mediazione culturale e protezione legale. Il loro ruolo è determinante per difendere i diritti fondamentali di chi fugge da guerre, persecuzioni o povertà estrema.
Accanto a loro, un contributo storico e ancora attuale è quello dei missionari Scalabriniani, che da oltre 130 anni si dedicano ai migranti e rifugiati. In Italia, sono presenti in luoghi simbolo come Lampedusa, Roma, Milano e Ventimiglia, dove promuovono centri di accoglienza, sportelli di orientamento e iniziative di integrazione. A livello internazionale, operano in America Latina, Nord America, Africa e Asia, sostenendo comunità in transito o in insediamento attraverso progetti educativi, pastorali e sociali. Particolare attenzione è rivolta alla tutela dei minori non accompagnati e alla lotta contro la tratta di esseri umani.
La Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario non è solo un momento di memoria, ma anche un invito a riconoscere e sostenere l’opera di chi, ogni giorno, traduce la solidarietà in azione concreta.
In un tempo segnato da paure e chiusure, l’impegno delle ONG e dei missionari Scalabriniani rappresenta una testimonianza viva di come l’umanità possa superare confini e divisioni.
Dati aggiornati: le cifre di un’emergenza globale
- Secondo il Global Trends Report dell’UNHCR, al 30 aprile 2025, il numero di persone costrette a fuggire da guerra, violenza e persecuzioni ha superato i 122 milioni, con un incremento di circa 2 milioni rispetto all’anno precedente .
- Di queste, 73,5 milioni sono sfollati interni (IDP), in aumento del 9 % rispetto al dato precedente .
- I principali scenari di crisi includono Sudan (oltre 14 milioni di persone sfollate), Siria (13,5 milioni), Afghanistan (circa 10 milioni) e Ucraina (circa 8,8 milioni) .
- A ciò si aggiungono tragedie continue lungo le rotte mediterranee: solo nel 2024, oltre 3.800 migranti sono morti o scomparsi tentando di raggiungere l’Europa, quasi la metà lungo la tratta dal Nord Africa all’Italia/Malta .
- E nel 2025 (fino a metà agosto), 675 vittime della traversata centrale del Mediterraneo, con l’ultimo naufragio al largo di Lampedusa (26 morti e decine di dispersi) che drammaticamente ne è esempio.

(Carola Perillo)

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