E-Library on the move: il racconto di Gabriela!
“E-library on the move”, il nuovo progetto della Fondazione CSER dedicato alla formazione digitale e professionalizzazione per donne migranti, è iniziato ad aprile 2022.
Oggi condividiamo la testimonianza di Gabriela.
Gabriela: Archivio digitale: un tunnel nel tempo!
Sono Gabriela, 43 anni, brasiliana, laureata in giornalismo. Arrivata in Italia nel 2018.
Nell’arco di quattro anni ho fatto diverse tipi di lavori, la certificazione della quarta lingua, il diploma del master, il riconoscimento della laurea. Nel frattempo ho fatto una passeggiata professionale non sempre gratificante: giardiniera, domestica, receptionist, babysitter, segretaria. Finalmente oggi alla Fondazione CSER, torno a quello che facevo in Brasile, con la comunicazione, l’educazione sociale e collaborazione in biblioteca.
L’anno 2022 è pieno di gioia, novità e sfide, con un nuovo percorso di specializzazione in mediazione interculturale, riprendendo la comunicazione, l’educazione sociale e la collaborazione in biblioteca. Vorrei anche continuare il percorso universitario fino al dottorato per migliorare nell’ambito professionale. Partecipare al progetto “E-Library on the move” di “CSER – Centro Studi Emigrazione” mi riempie di entusiasmo e mi riporta alle esperienze di nove anni passati nelle biblioteche delle favelas a Rio de Janeiro. Il progetto mi regala nuove conoscenze tecniche di sistemazione digitale che mi piacciono molto: l’inserimento dei dati dei libri sulla piattaforma della Biblioteca Digitale, la scannerizzazione dei libri e fotografie; ma quello che mi affascina maggiormente è la ricerca e individuazione dei documenti per l’archivio fotografico. È come entrare nel tunnel del tempo: montare un puzzle ed a volte immaginare di aver toccato qualche pagina che riguarda anche la mia storia, parte della famiglia che un giorno è partita da qui, non so dove, ed è arrivata in Brasile. Lavorare in biblioteca mi ha anche toccato emotivamente, mi fa capire chi sono e a quali gruppi indigeni, africani ed europei appartengo. È, anche, il luogo dove ho trovato un po’ di serenità e nuove amiche latinoamericane. Crescere professionalmente qui mi fa sentire parte dell’Italia, ma anche mi dà la possibilità di contribuire, portare qui le mie abilità e conoscenze per migliorare me stessa e ciò che mi circonda, per una società più cosciente ed equa.