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Studi Emigrazione n° 240/2025
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Studi Emigrazione Anno LXII: 240/2025

Le migrazioni sono un fatto sociale che da sempre accompagna lo sviluppo delle società. Con il sorgere e l’evoluzione delle scienze sociali, le migrazioni sono diventate oggetto di studio per capire i fattori che le originano, le conseguenze prodotte nella vita dei migranti, nelle società di origine e di destinazione, le politiche più efficaci nel governare le migrazioni ed ottenere i migliori risultati per tutti coloro che ne sono coinvolti. Data la straordinaria complessità della realtà migratoria, nessuna disciplina sociale si è rivelata capace di esaurire la conoscenza di tutti gli aspetti insiti nel fenomeno migratorio. La storia e la demografia si sono, da sempre, interessate ai movimenti di popolazioni sui territori. In seguito, queste scienze sono state coadiuvate dalla sociologia, dall’antropologia, dalla psicologia sociale, dalle scienze politiche, dall’economia, senza dimenticare la statistica. In altre parole, le migrazioni possono essere comprese soltanto con un approccio interdisciplinare.

Lo studio delle migrazioni si sviluppa a partire dalla fine del secolo XIX, con i primi tentativi in Inghilterra di teorizzare le migrazioni, e poi dalle ricerche della Scuola di Chicago, attenta alle conseguenze delle migrazioni sul paese di arrivo e quindi ai processi di inserimento sul territorio attraverso l’assimilazione. Vari istituti di ricerca sulle migrazioni sono sorti però soltanto a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, periodo in cui cominciano ad essere pubblicate le prime riviste scientifiche dedicate alle migrazioni. Da allora, il progressivo coinvolgimento di molti Stati, o come paesi di origine, oppure come nazioni di transito e di destinazione, ha portato alla globalizzazione delle migrazioni e di conseguenza a un interesse più vasto da parte degli studiosi di scienze sociali.