L’Emigrato – giugno 1985 – n.6

A ottant’anni dalla morte questo sguardo ricorda ancora quanto vide in una stazione d’Italia. «In Milano, parecchi anni orsono – scriveva Scalabrini – fui spettatore di una scena che mi lasciò nell’animo un’impressione di tristezza profonda … Erano vecchi curvati dall’età e dalle fatiche, uomini nel fiore della virilità, donne che si traevano dietro o portavano in collo i loro bambini, fanciulli e giovanette tutti affratellati da un solo pensiero, tutti indirizzati ad una comune meta. Erano migranti».