Studi Emigrazione n° 235/2024
Studi Emigrazione Anno LXI: 235/2024
Il 7 novembre 2023, allo Spazio Europa di Roma, un convegno ha commemorato i sessant’anni di attività del Centro Studi (1963) e della sua rivista Studi Emigrazione (1964), nati per studiare e analizzare le dinamiche delle migrazioni che oltre alle Americhe interessano paesi europei, come Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Gran Bretagna. Rispondendo all’atmosfera del Concilio Vaticano II la Congregazione scalabriniana allarga la propria originale attenzione per i migranti italiani a tutti coloro che si muovono in Europa e nel mondo. La rivista analizza dunque i flussi continentali non solo italiani (irlandesi in Gran Bretagna, portoghesi in Francia, Belgio e Lussemburgo, spagnoli in Francia e Germania) e gli arrivi dagli altri continenti (canadesi e statunitensi a Parigi, studenti africani, asiatici, latinoamericani in Italia) negli anni Sessanta.
Nell’ottobre 1964 all’uscita del primo numero della rivista, il cardinal Carlo Confalonieri, segretario della Concistoriale, scrive alla redazione: «Quando si tratta di “migrazioni”, la “semplice osservazione” individuale non basta. La complessità e la mobilità delle situazioni superano lo sguardo di un solo uomo. Per questo, anche in ottica di accompagnamento / vicinanza pastorale con e in favore dei migranti è desiderabile stabilire una collaborazione interdisciplinare tra teologi, psicologi, sociologi e altri specialisti di scienze umane nell’analisi di questo fenomeno così importante della vita moderna come quello dell’emigrazione e della mobilità in genere».
Negli anni 1970 la rivista si concentra anche sulle migrazioni interne ai singoli Paesi: una problematica particolarmente sentita nel Nord Italia, dato che i giovani meridionali stanno confluendo nelle fabbriche del Triangolo industriale. Ci si domanda, allora, se sia possibile regolamentare con efficacia gli spostamenti interni alla Penisola e quelli, di italiani, greci, portoghesi, polacchi e spagnoli, nel continente europeo. E si inizia pure a studiare la crescente immigrazione in Europa e in Italia dagli altri continenti.
Il gruppo scalabriniano intuisce infatti il successivo sviluppo delle migrazioni grazie alla libera mobilità in un’Europa progressivamente più unita e le maggiori difficoltà di gestione perché i flussi seguono ormai direzioni diverse: europei (e italiani) che abbandonano il proprio continente per altre aree continentali; europei (e italiani) che circolano all’interno del continente europeo; abitanti di altri continenti che muovono verso l’Europa, inizialmente a causa dei processi di decolonizzazione, poi per la fuga da guerre civili e da dittature in Africa, Asia e America Latina, infine per il sempre più accentuato differenziale nel livello di vita e per la connaturale e umana ricerca di migliori possibilità di vita, senza poi considerare le successive e sempre più significative motivazioni climatiche.
Oggi, dopo sessanta anni di attività il Centro Studi di Roma, ricco di un importante bagaglio di analisi sull’evoluzione europea in materia migratoria e sul ruolo dell’Italia in questo contesto, si prefigge di continuare a comprendere (studiandola e comunicandola) la complessa realtà migratoria, senza sottoporla a continue semplificazioni e strumentalizzazioni ideologiche, ma privilegiando la condivisione di approcci e letture pluri- e interdisciplinari.
COMPRENDERE LE MIGRAZIONI: ALCUNE DIMENSIONI DA CONSIDERARE
a cura di Lorenzo Prencipe
426 – Perché la rappresentazione dell’invasione è infondata: un breve viaggio tra i falsi miti sull’immigrazione
Maurizio Ambrosini
435 – La dimensione economica del fenomeno migratorio. Alcune riflessioni
Donatella Strangio
458 – Oltre l’invisibilità? Rappresentazioni e auto-rappresentazioni dell’immigrazione straniera in Italia dagli anni Ottanta ai giorni nostri
Paolo Barcella, Michele Linfozzi
468 – Lo sport nella storiografia della migrazione italiana. Breve panoramica
Stéphane Mourlane
Altri articoli
476 – Aprovechando la Gran Recesión: la inserción laboral de los trabajadores autónomos italianos en Valencia
Anna Giulia Ingellis, Fernando Osvaldo Esteban
496 – Recensioni
514 – Segnalazioni
523 – Il nuovo associazionismo italiano all’estero: composizione, consistenza, caratteristiche
Lorenzo Prencipe (Fondazione CSER, Rome)
Matteo Sanfilippo (Università della Tuscia – Fondazione CSER, Rome)
Matteo Sanfilippo (coordinatore, Università della Tuscia – Fondazione CSER, Rome), Paolo Barcella (Università di Bergamo), Andrea Falzarano (Fondazione CSER, Rome), Stéphane Mourlane (Università Aix-Marseill), Carola Perillo (Fondazione CSER, Rome), Lorenzo Prencipe (Direttore, Fondazione CSER, Rome), Toni Ricciardi (Università di Ginevra), Aldo Skoda (Scalabrini International Migration Institute, Rome), Alessandro Zelli (Fondazione CSER, Rome)
Graziano Battistella (Scalabrini Migration Center – Quezon), Federica Bertagna ( Università di Verona), Paolo Bonetti (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Corrado Bonifazi (IRPSS-CNR, Rome), Michele Colucci (ISSM-CNR, Napoli), Cinzia Conti (ISTAT), Paola Corti (Università di Torino), Marco Martiniello (Université de Liège), Giovanni Pizzorusso (Università di Chieti – Pescara), Donatella Strangio ( Sapienza, Università di Roma), Salvatore Strozza (Università di Napoli), Maddalena Tirabassi ( Centro AltreItalie), Giovanni Giulio Valtolina (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano), Massimo Vedovelli (Università di Siena).
Giuseppe De Rita (former president CNEL, Rome), Antonio Golini (emeritus, Università di Roma La Sapienza), Russel King (University of Sussex), Desmond O’Connor (Flinders University, Adelaide), Antonio Paganoni (Congregazione scalabriniana), Enrico Pugliese (Università di Napoli), M. Beatriz Rocha-Trindade (Universidade Aberta – Lisboa)
Via Dandolo 58 – 00153 Roma Tel. 06.58.97.664 – Fax 06.52.97.89.94 E-mail: studiemigrazione@cser.it