Nuovi Orizzonti Europa – Emigrazione n. 6 – settembre-ottobre- 1992

Quando, finalmente, alla metà del mese di luglio scoppiava l’estate cd il paese incominciava a godere le vacanze, quante nubi si precipita­rono sui volti, che tentavano di annerirsi al sole! Il 19 luglio, viene assassinato il giudice Paolo Borsellino. Ci eravamo illusi che potesse bastare Giovanni Falcone! Non stiamo a ripetere le considerazioni scritte nel numero prece­dente. La stampa mondiale ci ha celebrato nell’universo intero. Quella italiana si è invelenita contro questo cancro della vita nazionale. Tanti siciliani, è il fatto più nuovo, hanno gridalo: Basta! con calci, insulti, scritte, contro qualsia­si specie di autorità. Lo Stato ha mosso qualche passo nella giusta direzione, approvando il nuovo decreto antimafia, che dormiva da mesi nei due rami del Parlamento. In Sicilia è stato mandato un corpo di truppe speciali dell’esercito, di settemila uomini. Chissà. Ma già il 28 luglio, a Catania, era assassinato il poliziotto, Giovanni Lizzio. Meno emozioni, meno stampa. Ormai c’era Bar­cellona. – Le tangenti. Dalla primavera, ininterrottamente, nei canali televisivi e in tutti i giornali italiani, non c’è stato un giorno senza la presenza di quest’argomento. Naturalmente questa Italia viene smerciata sulle piazze di tutto il mondo ed all’estero: provi un senso di vergogna.