Nuovi Orizzonti Europa – Emigrazione – n. 1 -gennaio-febbraio- 1999

Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Salle: «Come spiegherebbe ad un bambino cos’è la felicità? «Non glielo spiegherei, rispose, gli darei un pallone per farlo giocare». Il 1998 sarà per la Francia l’anno del primo mondiale vinto e dell’orgoglio di appar­tenere ad un paese multi-colore: «black, blanc, beur» (nero, bianco e magrebino). E i gior­nali europei hanno tutti esaltato questo magnifico crogiolo tricolore: una Francia «multi­etnica « (The Times, Gran Bretagna), «meticcia « (24 Horas, Portogallo), con uno Zidane «simbolo oggi della nuova Francia multirazziale« ( El Pais, Spagna) … Fino alla conclusio­ne del leipziger Volkszeitung, giornale tedesco dell’ex-RDA, che scrive: «La finale è stata giocata da due nazioni il cui patriottismo non riposa sull’ambigua fierezza della razza e dell’origine etnica dei giocatori».