L’Emigrato – maggio 1986 – n. 5
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Dalle Filippine al Brasile
Avevo tanta voglia di raccontarvi un po’ della mia permanenza a Manila, prima e dopo le elezioni che hanno visto il trionfo di Cory e la fuga di Marcos, ma preferisco lasciar la parola a P. Bruno Ciceri, testimone della nascita di una democrazia dall’alto delle barricate della rivoluzione non violenta. Vi dirà inoltre del suo progetto di vita a Manila. Dall’altra parte del mondo, in Brasile, P. Bruno Paris rievoca la figura eroica di P. Eugenio Medicheschi tra le foreste del Rio Grande, più di ottant’anni fa. Alla testa di un drappello di pionieri o sulle barricate di Manila, non è la voglia di far l’eroe o di morire martire che spinge il missionario, ma – come dice P. Ciceri – è l’amore profondo per il popolo, per il più povero, tra le baracche di Manila o le «favelas» di Rio de Janeiro, ove in questi giorni P. Egidio Battocchio ha inaugurato un Centro Comunitario.
SOMMARIO
I missionari ci scrivono 4
Filippine: da Milano a Manila – P. Bruno Ciceri 6
Australia: Centro mass-media scalabriniano a Melbourne 9
Germania: Amleset l’Etiope rifugiata 12
Italia: Roma è veramente cosmopolita? 14
Stati Uniti: New Haven, nascita e rinascita di una parrocchia 18
Brasile: fotocronaca 22
Australia: 18° Congresso Nazionale F.C.I. (2a parte) 24
Il Cavaliere Errante (fine) 27
I missionari ci scrivono 30
Recensione 32