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L’Emigrato – dicembre 1988 – n. 11-12

Rivista: L’Emigrato
Nr/Anno: 11-12/1988
Editore: Congregazione dei Missionari di San Carlo
Autore: Congregazione dei Missionari di San Carlo
Sintesi volume:
Negli anni ridenti della nostra giovinezza si cantava: «Levata l’ancora, parte il battello, son missionario, vado oltremar. Addio patria, avito ostello, mi chiama Iddio l’almea salvar». Partivano così, cent’anni fa, i primi missionari per gli Stati Uniti e il Brasile, a soccorrere la massa di «nuovi schiavi» emigrati nella mitica «Merica». Dal 1830 al 1930 raggiunsero le Americhe più di 60 milioni di persone, per lo più europei. In un secolo di storia, dal 1876 al 1976, espatriarono quasi 26 milioni di italiani per sfuggire dalla miseria e dalla fame. Alcuni dati significativi: più di 5 milioni tra il 1876 e il 1900; quasi 9 milioni nel periodo 1901-1915. Tra le due guerre altri 4 milioni e trecentomila; 7 milioni e mezzo dal dopoguerra al ’76. Reclutati da «sensali di carne umana», si imbarcavano «fissi come sardelle » sui luridi bastimenti delle rotte oceaniche, ricchi solo della loro povertà. Un flusso migratorio «a rubinetto aperto» che faceva di New York nel 1910 la quarta città italiana dopo Napoli, Roma e Milano.
Paole chiave: Brasile, stati Uniti, emigranti, sensali di carne umana, trafficanti, Napoli, Roma, Milano, New York
INDICE:

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