CSER presenta il 7 novembre il convegno “Le migrazioni in Italia e Europa dal 1960 ad oggi: gli studi, le questioni, le categorie”
La Fondazione Centro Studi Emigrazione presenta “Le migrazioni in Italia e Europa dal 1960 ad oggi: gli studi, le questioni, le categorie”, un convegno sull’evoluzione della rivista “Studi Emigrazione” e dello CSER.
Il convegno è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.
Il 7 novembre 2023 la Fondazione Centro Studi Emigrazione presenta il Convegno “Le migrazioni in Italia e Europa dal 1960 ad oggi: gli studi, le questioni, le categorie”. L’evento si concentrerà sull’evoluzione della rivista firmata CSER “Studi Emigrazione” e della Fondazione stessa.
Dalle ore 9:30 alle ore 16:30 sarà possibile assistere al convegno, che prevederà l’intervento di studiosi e di collaboratori che hanno contribuito alla nascita e all’evoluzione della rivista trimestrale.
L’evento si terrà presso la sede di Spazio Europa, gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in Via IV Novembre,149 – 00187 Roma.
La storia della rivista "Studi Emigrazione" e della Fondazione CSER
Il Centro Studi Emigrazione (CSER), promosso dai Missionari Scalabriniani che dal 1887 (epoca della grande emigrazione europea nelle Americhe) si dedicano alla cura spirituale e sociale degli italiani emigrati all’estero, nasce nel 1963 all’interno del Pontificio Collegio per l’emigrazione, a Roma in via della Scrofa 70, e in stretto collegamento con la Sacra Congregazione Concistoriale (oggi Congregazione dei vescovi) per studiare e insegnare le dinamiche delle migrazioni europee. I missionari scalabriniani, succedendo ai Missionari Bonomelliani, sono attivi in Europa dagli anni ‘30 del XX secolo e si sono progressivamente diffusi dalla Francia alla Svizzera e alla Germania (durante la II guerra mondiale), al Belgio, al Lussemburgo, all’Olanda (nel secondo dopoguerra), infine agli altri Paesi occidentali. Nel 1964 il Centro si dota di una rivista trimestrale (Studi Emigrazione) per approfondire il versante scientifico degli studi e di un bollettino mensile (Selezione-CSER) sia per dar conto dell’attività del Collegio di via della Scrofa dove si formano i sacerdoti per gli emigranti sia per coordinare le informazioni che arrivano da antenne missionarie nel Vecchio Mondo. Queste antenne, presenti a Roma stessa, a Milano, Parigi, Colonia, Monaco di Baviera, Berna, Basilea, Londra, Ginevra, Bruxelles, Esch-sur-Alzette, L’Aia riferiscono sull’evoluzione dei flussi continentali, come quelli irlandesi in Gran Bretagna, portoghesi in Francia, Belgio e Lussemburgo, spagnoli in Francia e Germania, e sugli arrivi dagli altri continenti, come canadesi e statunitensi a Parigi, studenti stranieri africani, asiatici, latinoamericani in Italia.
Nell’ottobre 1964 all’uscita del primo numero di Studi Emigrazione, il cardinal Carlo Confalonieri, segretario della Concistoriale, scrive alla redazione: «Quando si tratta di “migrazioni”, la “semplice osservazione” individuale non basta. La complessità e la mobilità delle situazioni superano lo sguardo di un solo uomo. Per questo, anche in ottica di accompagnamento/vicinanza pastorale con e in favore dei migranti è desiderabile stabilire una collaborazione interdisciplinare tra teologi, psicologi, sociologi e altri specialisti di scienze umane nell’analisi di questo fenomeno così importante della vita moderna come quello dell’emigrazione e della mobilità in genere».
La nuova rivista, insieme a Selezione CSER che nel 1976 diventa Dossier Europa Emigrazione, si concentra anche sulle migrazioni interne ai singoli Paesi: una problematica estremamente sentita nell’Italia del Nord dato che i giovani meridionali stanno confluendo rapidamente nelle fabbriche del Triangolo industriale e negli uffici della Capitale.
Ci si domanda, allora, se sia possibile regolamentare con efficacia gli spostamenti interni alla Penisola come quelli, sempre di italiani ma anche di greci, portoghesi, polacchi e spagnoli, nel continente europeo. E si inizia pure a dedicare svariati monografici alla crescente immigrazione in Europa e in Italia dagli altri continenti.
Tali ricerche si moltiplicano anche grazie alla creazione, negli anni 1970, di centri studi, analoghi al CSER di Roma, e di centri d’intervento a Parigi, Bruxelles, Basilea, Londra, nonché alla volontà dei primi direttori (Sacchetti, Rosoli, Perotti, Favero, Tassello) di proporre “obiettivi operativi continentali”. Il gruppo scalabriniano vede infatti maggiori possibilità di sviluppo grazie alla libera mobilità delle persone in un’Europa progressivamente più unita, ma anche maggiori difficoltà di gestione perché i flussi seguono, ormai, direzioni diverse: europei (e italiani) che abbandonano il proprio continente per altre aree continentali; europei (e italiani) che circolano all’interno del continente europeo; abitanti di altri continenti che muovono verso l’Europa, inizialmente a causa dei processi di decolonizzazione, poi per la fuga da guerre civili e da dittature in Africa, Asia e America Latina, infine per il sempre più accentuato differenziale nel livello di vita e per la connaturale e umana ricerca di migliori possibilità di vita.
Gli spunti offerti in maniera schematica dai bollettini sono ripresi dalla rivista Studi Emigrazione che approfondisce i temi della mobilità da, entro e verso l’Europa, privilegiando a seconda dei casi approcci demografici, sociologici, economici o politici. Al contempo il gruppo del Centro Studi di Roma, in collaborazione con i confratelli di Parigi e degli altri istituti analoghi, si preoccupa di non perdere mai di vista la realtà degli italiani nelle altre nazioni europee.
Oggi, considerando i sessanta anni del Centro Studi e delle sue pubblicazioni, abbiamo a disposizione un importante bagaglio di analisi sull’evoluzione europea in materia migratoria e sul ruolo dell’Italia in questo contesto. Grazie ad esse possiamo prospettare un convegno che, da un lato, posizioni il Centro e i suoi periodici come un momento importante della riflessione italiana ed europea, e dall’altro ne prosegua l’osservazione della vicenda continentale in modo da comprendere la complessa realtà migratoria odierna, senza sottoporla a continue semplificazioni, mistificazioni e strumentalizzazioni ideologiche.
I primi interventi previsti dal programma del convegno del 7 novembre 2023
Saluti istituzionali:
Dott. Fabrizio Spada, Parlamento europeo
Min. Antonio Tajani, MAECI (videomessaggio)
Il background – Modera: Veronica De Sanctis (ISS-SIMI)
“L’opera scalabriniana: studio e comprensione del fenomeno migratorio: dagli inizi ad oggi” – Lorenzo Prencipe (Presidente Fondazione CSER)
“L’emigrazione italiana, all’estero e in Italia, alla “nascita” di CSER/Studi Emigrazione” – Matteo Sanfilippo (Università della Tuscia – Studi Emigrazione)
“Il ruolo dell’emigrazione nella storia italiana” – Enrico Pugliese (CNR-IRPPS, Roma)
“Narrazione del fenomeno migratorio, tra ieri e oggi” – Toni Ricciardi (deputato eletto nella Circoscrizione Estero – Università di Ginevra)
PAUSA
Oggi migratorio – Modera: Marianna Occhiuto (ASCS)
“Dai primi arrivi degli immigrati alle seconde generazioni e alla nuova emigrazione: misurare per capire” – Corrado Bonifazi (CNR-IRPPS, Roma) – Cinzia Conti (ISTAT) – Salvatore Strozza (Università di Napoli) – Enrico Tucci (ISTAT)
“Questioni scolastiche dei figli dei neoemigrati” – Massimo Vedovelli (Università per stranieri di Siena)
“Il processo di radicalizzazione nei giovani migranti” – Giovanni Giulio Valtolina (Università Cattolica di Milano) online
“Il fenomeno dei minori stranieri accompagnati e le politiche di integrazione” – Monia Giovannetti (Cittalia-Fondazione ANCI)
“Formazione al lavoro per migranti e rifugiati – esperienze” – Rita Urbano e Chiara Renzi
(ASCS)
LIGHT LUNCH
La seconda parte del programma del convegno del 7 novembre
Le categorie esplicative delle migrazioni – Modera: Carola Perillo (CSER)
“La dimensione sociologica” – Maurizio Ambrosini (Università di Milano) online
“La dimensione giuridica” – Mattia Vitiello (CNR-IRPPS, Roma)
“La dimensione politico-diplomatica” Luigi Maria Vignali (Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie – MAECI)
“La dimensione economica” – Donatella Strangio (Università di Roma La Sapienza)
“La dimensione di genere” – 3 testimonianze di donne migranti (CSER)
“Arte e migrazioni” – Marco Martiniello (Università di Liegi) online
“Immaginari e rappresentazioni dell’immigrazione” – Paolo Barcella (Università di Bergamo) online
“Sport e migrazioni” – Stéphane Mourlane (Università di Aix-Marseille) online
Saluti di conclusione
Comitato scientifico: Lorenzo Prencipe, Carola Perillo, Matteo Sanfilippo
Comitato organizzativo: Alessandro Zelli, Andrea Falzarano, Marianna Occhiuto
Il convegno è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.
Guarda il video integrale del convegno: