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Studi Emigrazione n° 231/2023

Studi Emigrazione Anno LX: 231/2023

Quattro anni fa abbiamo coordinato un numero monografico sui rapporti tra emigrazione, dibattito politico e sociale, interventi legislativi ed ecclesiastici nell’Italia di Giovanni Battista Scalabrini e in quella post 1945 (Studi Emigrazione, 215, 2019). Allora ci interrogavamo sulla possibilità di paragonare e interpretare comparativamente la situazione migratoria del secondo Ottocento e del secondo Novecento. Negli anni successivi il lavoro sui flussi dall’estero verso le grandi città italiane (Roma, Napoli, Milano e Venezia: vedi Studi Emigrazione, 216/223/224/227) dal medioevo o addirittura dall’antichità a oggi ci ha suggerito che si possono affrontare fruttuosamente dimensioni comparative ancora più complicate. Con questo numero tentiamo quindi di raccordare secoli di migrazioni da e verso la Penisola, nonché al suo interno stesso, pubblicando alcuni interventi del seminario, tenuto il 15 novembre 2022 presso il Centro Studi Emigrazione di Roma. Gli interventi scelti sono stati ampliati e riveduti per raggiungere due scopi. In primo luogo, abbiamo elaborato un paragone più approfondito
tra il passato, non solo post- ma anche pre-unitario, e il presente: la storia dell’Italia ci sembra ormai una lunghissima vicenda di migrazioni che iniziano nel medioevo e proseguono sino a oggi senza interruzioni di rilievo. In secondo luogo, abbiamo verificato come le varie fasi migratorie (in entrata, in uscita, interne) della Penisola si siano, non solo, collegate nel tempo, ma talvolta sostituite e altre volte giustapposte, tanto che la nostra è stata terra di partenze e terra di arrivi in molti casi, senza però privilegiare le une o gli altri.