L’Emigrato – giugno 1982 – n.6
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I fatti di Polonia, al di là di ogni strumentalizzazione, non cessano di suscitare in noi emozione, interesse e attesa. Forse a motivo di una certa nostra
deformazione professionale, noi rimanemmo particolarmente colpiti quando a Walesa e compagni fu offerta con ipocrita magnanimità la possibilità di emigrare. Di fronte a questo ennesimo sopruso (i rifugiati sono gli emigrati della nostra epoca) cosa direbbe oggi uno Scalabrini, lui che tanto difese «la libertà di emigrare» quanto condannò «la libertà di fare emigrare»? Oggi i marinai polacchi che a New York chiedono asilo politico oppure gli eritrei che trovano rifugio a Milano, e come loro tanti altri fuggiaschi di ogni razza e continente, stanno a dimostrare che i famigerati agenti d’emigrazione, loschi mercanti di carne umana (come diceva Scalabrini al suo tempo) non sono scomparsi.
Sommario
3- Andate altrove ORIZZONTI SCALABRINIANI
4- Fra gli Scalabriniani di Australia
6- Completato il Villaggio Scalabrini di Australia
7- Mostra sugli immigrati italiani a Chicago
8-Dare agli uomini senza terra la terra senza uomini
13-20 RAGAZZI IN GAMBA