

Con WecareforUkraine, gli Scalabriniani, presenti e operanti in Europa e Africa, vogliono offrire il loro contributo di solidarietà alle vittime di ogni esodo umano e, oggi in particolare, a quello che coinvolge tutte le persone che fuggono la guerra in Ucraina, siano esse di cittadinanza ucraina oppure di altra cittadinanza immigrate in Ucraina per studio, lavoro o riunificazione familiare.
Nostro primo impegno per “fare del mondo patria dell’umanità” (cf. G. B. #Scalabrini) è oggi quello
di denunciare l’uso strumentale delle parole per descrivere il tragico esodo dei profughi che lasciano l’Ucraina.
Chi fugge la violenza sono cittadini ucraini, ma anche immigrati di paesi terzi, accomunati tutti dalla stessa paura della guerra e dalla stessa voglia di vivere. Per questo non possono essere né etichettati come “profughi veri” e “profughi finti”, né possono essere discriminati alle frontiere di Polonia o Romania, o di qualche angolo di Mediterraneo, da qualche zelante guardia di frontiera che si arroga il diritto di far entrare alcuni e di respingere altri, come se non fosse vero che tutti fuggono la guerra.
Con WeCareForUkraine, il SIMN Europe Africa, attraverso l’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo (ASCS), con l’appoggio di CSER, vuole dare una riposta concreta a questa emergenza umanitaria.