
Sole verso nuove patrie. Il viaggio femminile che fece l’Italia moderna
L’Italia nazione di partenze
L’Italia è stata, per oltre un secolo, una nazione di partenze. Navi, treni, valigie di cartone: milioni di uomini e donne lasciarono le loro case tra Ottocento e Novecento, inseguendo lavoro, dignità, libertà. Ma mentre la storia ha spesso ricordato gli uomini – i “pionieri” della grande emigrazione – Sole verso nuove patrie, a cura di Daniela Rossini e Alberto Belletti, restituisce finalmente voce e volto alle donne che partirono da sole, spesso nell’ombra della cronaca ufficiale.
Il volume, pubblicato nella collana La Biblioteca di Ernesta, raccoglie gli atti di un convegno del 2023 e li trasforma in un affresco corale che intreccia ricerca storica, riflessione sociale e sguardo di genere.
Il titolo è già un manifesto: “Sole verso nuove patrie” indica un movimento non solo geografico ma esistenziale. Le protagoniste sono donne fuori posto, ma anche fuori dagli schemi, – domestiche e missionarie, operaie e artiste, religiose e prostitute – accomunate dal coraggio di oltrepassare confini materiali e simbolici.
Come scrivono i curatori nell’introduzione, il libro nasce dal desiderio di rileggere la grande emigrazione italiana attraverso gli occhi femminili, mostrando la varietà delle esperienze e la complessità delle motivazioni: la necessità economica, la ricerca di libertà, la fede, la curiosità, l’amore o la fuga.
Il volume si articola in quattro sezioni.
La prima parte, con saggi di Marina Caffiero e Maddalena Tirabassi (membro del comitato scientifico di Studi Emigrazione), offre uno sguardo d’insieme: dal viaggio di nozze come archetipo femminile del “non ritorno” al nuovo protagonismo delle migranti nel Novecento, spesso invisibili nelle statistiche ma fondamentali nei processi di modernizzazione.
La seconda parte si addentra nei destini delle più fragili: minori, domestiche, operaie, prostitute. Beatrice Pisa, Laura Schettini e Maria Rosa Protasi ricostruiscono, con documenti e testimonianze d’archivio, un mondo di fatiche e sorveglianza morale, di solidarietà femminile e durezza quotidiana.
Segue una sezione dedicata al rapporto tra donne migranti e Chiesa cattolica, dove emergono figure straordinarie come Francesca Saverio Cabrini, patrona dei migranti, e le religiose che attraversarono oceani per portare assistenza e istruzione.
Cervelli in fuga
Infine, la quarta parte accende i riflettori sulle migranti dell’intelletto: Amy Bernardy, Alba de Céspedes, Tina Modotti, Rita Levi-Montalcini, Amelia Rosselli. Donne che fecero della migrazione un atto di libertà e un laboratorio identitario, tra esclusione e successo, perdita e rinascita.
Il pregio del volume sta nel suo equilibrio tra rigore e umanità: le autrici e gli autori intrecciano fonti storiche, biografie e analisi socioculturali in una narrazione che restituisce la pluralità dei modi di “essere sole”. Non si tratta solo di un contributo accademico, ma di un’opera che parla anche al presente, ricordandoci quanto le storie di mobilità, emancipazione e vulnerabilità femminile continuino a interrogare l’Italia di oggi.
Con eleganza editoriale e solidità scientifica, Sole verso nuove patrie riporta al centro dell’attenzione un patrimonio di esperienze dimenticate, tracciando un ponte tra memoria storica e attualità. Un libro che si legge come un viaggio nel viaggio: quello delle donne che, partendo sole, contribuirono a ridisegnare le geografie del mondo e di sé.
(Carola Perillo)

Sarà presentato il 17 ottobre presso la Fondazione Ernesta Basso, per la Fondazione CSER interverrà il prof. Matteo Sanfilippo


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