Nuovi Orizzonti Europa – Emigrazione n. 6 – settembre-ottobre- 1994

E’ stato pubblicato dalle Nazioni Unite il quinto Rapporto sullo Sviluppo Umano, ricchissimo di dati, di tabelle, di indicatori, di riquadri, di grafici, di proposte, ma animato soprattutto da uno spirito nuovo, profondamente umano, sconosciuto nei precedenti ed in altri studi consimili. Bastano queste righe: “Lo sviluppo umano sostenibile è lo sviluppo che non si limita a produrre crescita economica, ma che ne distribuisce equamente i benefici; che rigenera l’ambiente, invece di distruggerlo, che conferisce maggior potere alle persone, invece di emarginarle”. Affermazione, chiarissima e perentoria, che collima con la tematica religiosa, proclamata rigogliosamente negli ultimi decenni con una passione, incontenibile ed audace, di fronte ai disastri delle miserie del pianeta. Nel Palazzo del Potere più grande sul mondo, si è scoperto alla fine l’Uomo e che si devono riscrivere gli obiettivi di sviluppo dell’umanità. La visione laica, cinica, rapace, distruttrice, vissuta senza fini, per la quale l’umanità è un mezzo banale, cambia strada. Scopre così che lo Sviluppo non è un assoluto, ma deve essere sostenibile, prima parola nuova, e che deve garantire sicurezza all’Uomo: tutte le sicurezze.