Studi Emigrazione n°212/2018
Studi Emigrazione 212/2018
a cura di Milena Belloni, Silvia Bruzzi e Valentina Fusari
L’esplorazione della mobilità geografica al di là di convenzionali spiegazioni push-pull è al centro dei contributi di questo dossier. La consapevolezza che gli individui e le famiglie decidono di migrare o di spostarsi altrove non solo per fuggire da guerre o per trovare migliori condizioni salariali, ma anche per seguire aspirazioni di studio, di vita e sentimentali non realizzabili nel contesto in cui risiedono, è ormai largamente condivisa tra gli studiosi di migrazioni. Questa consapevolezza ha fatto sì che, nel corso degli ultimi due decenni, un numero crescente di studi si sia focalizzato sui vissuti, le esperienze e gli immaginari di coloro che vorrebbero emigrare o sono emigrati. Per rendere conto delle ragioni per cui le persone si spostano è necessario non solo comprendere le condizioni strutturali (economiche, politiche) in cui si trovano e le risorse che hanno a disposizione per farlo, ma anche ripercorrere gli immaginari dei protagonisti, le loro aspirazioni e desideri (Carling, 2002; Mai e King, 2009; Bal e Willems, 2014). È all’interno di questo quadro degli studi migratori che si colloca il nostro interesse per il ruolo delle relazioni affettive nel produrre mobilità o immobilità a seconda delle situazioni2. Questo numero speciale di Studi Emigrazione in particolare esplora le tensioni, le aspirazioni, i desideri, e i sentimenti dei soggetti migranti e le dinamiche socioeconomiche, i dispositivi legislativi di controllo e di governo delle burocrazie statali e internazionali. Nel corso dell’esperienza migratoria, diverse forme di legami affettivi ‒ dai rapporti di amicizia a quelli d’amore coniugale e familiare ‒ si tessono, si rompono e si ricompongono. In che modo questi legami influenzano il processo migratorio? E come, invece, le condizioni socio-economiche e le disposizioni legislative partecipano alla trasformazione e alla riconfigurazione delle relazioni affettive?
499 – Mobilità e relazioni affettive: uno sguardo interdisciplinare
Milena Belloni, Silvia Bruzzi, Valentina Fusari
513 – Al confine tra paura e desiderio. Sull’intreccio tra soggettività politiche e relazioni affettive nei percorsi di vita dei rifugiati
Daniela Giudici
530 – Donne e uomini in movimento: dipendenze, indipendenze e percorsi di home-making negli itinerari dei migranti maliani
Annalisa Maitilasso
551 – Mobilità andina e madri sole. Migrazioni e relazioni familiari in due comunità del Nord Ovest Argentino
Daniela Salvucci
575 – Family first: diaspora houses in Mekele from infrastructures of return to infrastructures of mobility
Giuseppe Grimaldi
593 – L’amore ai tempi dell’esilio: prospettive sulle relazioni di coppia nel contesto della migrazione forzata
Milena Belloni, Valentina Fusari
616 – La tutela delle relazioni affettive nell’ordinamento europeo
Maria Manuela Pappalardo
Altri Articoli
633 – Toward a mixed integration model based on migrants’ self-perception
Alberto Ares, Mercedes Fernándezi
657 – Recensioni
660 – Segnalazioni
665 – Libri ricevuti
Giuseppe De Rita (former president CNEL, Rome), Antonio Golini (emeritus, Università di Roma La Sapienza), Russel King (University of Sussex), Desmond O’Connor (Flinders University, Adelaide), Antonio Paganoni (Congregazione scalabriniana), Enrico Pugliese (Università di Napoli), M. Beatriz Rocha-Trindade (Universidade Aberta – Lisboa)